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L'astore banchetta all'Isola della Cona

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F. Damonte

Incredibile sequenza fotografica del rapace in caccia
Durante il consueto giro alla Cona, nel primo pomeriggio di sabato 21 gennaio, ho assistito ad una emozionante scena di caccia.Mentre mi trovavo all' "Osservatorio della Pavoncella", un magnifico esemplare di Astore mi è passato sopra la testa, si è abbassato di quota e ha quindi puntato un dosso, al centrodei "ripristini", vale a dire le zone riallagate e rinaturalizzate della Cona.Superato il dosso a volo radente e velocissimo è piombato sulla schiena di un'Alzavola, cogliendola completamente di sorpresa. Dopo un brevissimo attimo di confusione ha sollevatola preda e si è diretto senza indugi verso il bordo dell'area riallagata, dove cresce la vegetazionepiù alta. E' quindi sceso nel piccolo fossato a ridosso della recinzione, immagino per consumare con calma il pasto che si era appena procurato. Davvero un'esperienza emozionante alla quale mai prima mi era capitato di assistere!

Fabio Damonte

Predazione3

F. Damonte

Si tratta di un Astore adulto che preda una Alzavola (Anas crecca), piccola, velocissima e numerosa anatra, che è anche localmente nota, specie nell'ambiente venatorio, col nome veneto di "Sarsegna".

L'abbondanza di fauna all'Isola della Cona e negli immediati dintorni attira l'attenzione di molti uccelli rapaci, un tempo raramente osservabili e, fino al dicembre del 1977 almeno, spesso perseguitati perchè ingiustamente, ma "per legge", fino ad allora definiti "nocivi" sul territorio nazionale.

Predazione4

F. Damonte

L'Astore (Accipiter gentilis) è una specie ben diffusa sul Carso e nelle aree collinari e montane alberate che, in tempi recenti, si osserva con frequenza sempre maggiore anche nelle zone di pianura, particolarmente se caratterizzate da aree boschive intervallate da radure e zone umide, ricche di possibili prede.

Predazione5

F. Damonte

La tecnica di caccia dell'Astore, profondamente diversa da quella del Falcone pellegrino, consiste in rapide incursioni a volo radente, che consentono di sfruttare gliostacoli visivi presenti sul territorio, come ad esempio cespugli, canneti o, come nel caso delle foto in questione, arginature: per tale motivo veniva ascritto dai falconieri tra i rapaci di "basso volo". Diversamente dal Pellegrino, che vola in genere molto alto, traendo vantaggio da una velocissima picchiata, l'Astore cattura le sue prede basandosi sull'attacco a sorpresa.

Predazione6

F. Damonte

Si spiega quindi facilmente il motivo della preferenza, da parte di tanti uccelli acquatici, per gli specchi d'acqua ampi ed aperti, che offrono una sicurezza maggiore, per quanto relativa.

Già a suo tempo era stata documentata la predazione di un esemplare giovane di Astore a carico di una folaga.

Fabio Perco

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