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Il Picchio rosso minore (Dryobates minor già Dendrocopos minor) è il più piccolo rappresentante della famiglia dei Picidi europei, la lunghezza del corpo è di appena 14 – 16,5 cm un nanetto se confrontato con le taglie delle altre specie.
In Italia la specie è presente , escluse le isole, su quasi tutto il territorio continentale, però a dar retta a certa bibliografia - cartografia che ho consultato sembra essere assente nel Salento e nel Nord-Est ad eccezione dell’Alto Adige.
Frequenta boschi decidui, vecchi frutteti, boschi ripariali, si ciba in prevalenza di insetti ma non disdegna bacche e altri vegetali.
Nella nostra regione, che stando a quanto sopra non dovrebbe annoverare la specie tra quelle continuativamente presenti sul territorio, le cose non stanno proprio in questi termini.


L’ Inventario Faunistico Regionale Permanente dell’ormai lontano 1986 – 1990 riporta: nel periodo riproduttivo  due osservazioni nel Gemonese e una presso Doberdò del Lago; al di fuori del periodo riproduttivo due osservazioni del sottoscritto alla confluenza dei torrenti Torre e Cornappo nel 1988 e 1989 ed una in loc. Andrazza (Forni di Sopra); cita inoltre anche osservazioni tratte da bibliografia che localizzano la specie sempre durante la stagione riproduttiva anche a Villanova di Lusevera, Polcenigo e alcune località  della fascia collinare della Provincia di Udine.
Nel 1997 nella rivista Fauna (Bollettino degli Osservatori Faunistici del Friuli Venezia Giulia) viene pubblicato un articolo di Bruno Dentesani “La presenza e la nidificazione del Picchio rosso minore (Picoides minor) nel Friuli Venezia Giulia” ove oltre a ad un elenco di osservazioni che coprono un arco temporale che va dal 1960  al 1996 si descrivono due nidificazioni una del 1991 e l’altra del 1992 avvenute in località Bars di Osoppo e si conclude ipotizzando una distribuzione della specie come possibile  nidificante lungo la fascia collinare e dell’alta pianura della regione.
Secondo il sito www.lifefriulifens.it  la specie da alcuni anni si riproduce all’interno del SIC Risorgive dello Stella.
Nel  sito www.researchgate.net   ho trovato un articolo “C’è ma non si vede? Il Picchio rosso minore Dendrocopos minor in Veneto “ di M.V., M. Z. e M.V.,  dove si afferma:

- “va rimarcato come indagini mirate condotte in Friuli-Venezia Giulia (es. Rassati, 2005, 2008) abbiano evidenziato una distribuzione abbastanza puntiforme e densità basse di questa specie”

- “che per il Friuli-Venezia Giulia il Picchio rosso minore è passato, dai primi anni ’90 del secolo scorso ad oggi, da “specie di cui non erano noti casi di riproduzione” a “specie diffusa in area prealpina e nelle principali vallate”, a seguito sicuramente di un aumentato sforzo di campionamento mirato ma probabilmente anche di una espansione di popolazione, verosimilmente avvenuta in senso E-W a partire dal Goriziano”.

Nel  Resoconto Ornitologico del Friuli Venezia Giulia anni 2006 – 2011 a cura dell’associazione A.ST.O.R.E., sono riportate 34 osservazioni della specie.
Per quanto mi riguarda  oltre ai due incontri summenzionati, nel corso degli anni successivi ho avuto ben poche ulteriori occasioni di osservarlo  e sempre nei medesimi luoghi, a queste aggiungo una osservazione  presso la Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo.
Ho sempre ritenuto che il Picchio rosso minore fosse più diffuso negli ambienti idonei della nostra regione di quanto si pensasse e che la causa della scarsità di osservazioni fosse imputabile alla difficoltà di individuare questa specie: le dimensioni, il colore bianco nero del piumaggio, l’essere restio a farsi “sentire”, il frequentare la parte medio alta delle chiome degli alberi tutto concorre a rendere molto impegnativo scovarlo.
Domenica  25 febbraio, dopo tanto tempo, ho incontrato nuovamente questa specie, dapprima sono stato attirato da un debole picchiettio, che se mi fossi trovato altrove avrei associato a una cincia e non degnato di troppa attenzione, ma visto che mi trovavo nei luoghi dove l’avevo già vista ho preferito controllare e così ho osservato  un maschio per alcuni minuti mentre era intento alla ricerca di insetti.
Ho ritenuto opportuno condividere la mia osservazione con il direttore della SBIC  Fabio Perco che mi ha messo al corrente di interessanti novità relative ai picchi ovvero:
il Picchio rosso minore risulta in espansione nella nostra regione e nidificante anche sul Carso; il  Picchio nero  pure sta allargando il suo areale di diffusione  scendendo dall’arco alpino a quote inferiori per colonizzare i siti a lui idonei, posso affermare che più volte l’ho sentito anche a Nimis dove abito; il Picchio mezzano dalla vicina Slovenia ha iniziato a espandere il suo areale di diffusione includendo la nostra regione.








BIBLIOGRAFIA

Inventario Faunistico Regionale Permanente  Primi risultati relativi al periodo riproduttivo1986-1990
Uccelli d’Italia e d’Europa di C. Perrins ed.De Agostini
Bird Guide   di L. Svensson, K. Mullarney, D. Zetterstrom ed. Collins
Il Magico mondo degli uccelli – come riconoscerli, osservarli, proteggerli- ed De Agostini

Siti web:
www.astore.org
www.uccellidaproteggere.it
www.lifefriulifens.it
www.researchgate.net

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