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- Written by SBIC: testo Fabio Perco e foto Matteo De Luca foto
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Sabato 31 gennaio, in occasione della inaugurazione di tre capannini fotografici, da poco ristrutturati, eravamo in parecchi alla Cona.
Una rapida visita alla “Marinetta” ci aveva confermato la presenza dell’ormai consueto stormo di oche lombardelle (Anser albifrons) che, nonostante le temperature relativamente alte, anche nel presente inverno raggiunge un numero di soggetti ben superiore al migliaio.
Un raro scatto della specie in volo
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- Written by Fabio Perco
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Con la scomparsa di Ignazio la Cona non sarà più la stessa. Fin dai primi interventi Ignazio si è impegnato nella gestione e nel miglioramento dei lavori in corso, specialmente per quanto riguarda le aree di ripristino ambientale e la gestione dei pascoli.
I primi cavalli Camargue, arrivati nel 1991 sono stati prontamente “adottati” da Ignazio che, con la collaborazione di vari entusiasti volontari, ha avviato anche le escursioni guidate nell’ambito dell’area protetta. Negli anni la sua presenza è sempre stata determinante, anche nei minimi particolari ai quali Ignazio molto teneva.
Ignazio a cavallo. Foto F. Perco
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- Written by SBIC: testo Fabio Perco
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Nulla ormai sfugge all’interno della Riserva naturale Foce Isonzo e, in particolare, nell’area della Cona, grazie anche alla sempre più frequente presenza di visitatori in grado di riconoscere anche le specie meno note perché insolite o molto rare.
A pochi giorni di distanza dalla osservazione del Luì forestiero (Phylloscopus inornatus) una ulteriore “nuova specie” può essere registrata per la Riserva naturale, il Falaropo beccolargo (Phalaropus fulicarius), di cui un esemplare in abito invernale è stato recentemente osservato nell’area delle piane di marea da parte di una coppia di visitatori esperti: Nicolas Biron e Lea Basso, il primo di novembre 2014.
Falaropo beccolargo fotografato il 1 novembre 2014. Foto N. Biron
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- Written by SBIC: testo Fabio Perco, foto Silvano Candotto
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Si tratta del cosiddetto Luì forestiero (Phylloscopus inornatus), una specie assai raramente segnalata sinora, in Italia, di origini siberiane. Il soggetto era stato notato per primo dal birdwatcher Enrico Pasini in visita nell’area il 14 ottobre scorso. Divulgata la notizia sulla mailing-list della associazione ASTORE (che si occupa di ornitologia) già il giorno successivo l’animale è stato ricontattato da vari altri osservatori che hanno confermato l’eccezionale identificazione.
Phylloscopus inornatus catturato ed inanellato il 15.10.2014. Foto S. Candotto
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- Written by Pietro Brandmayr & Giorgio Colombetta
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Un dettagliato studio entomologico presso la Riserva
Parallelomorphus terricola terricola una specie tipica delle coste marine sabbiose
Generalità
Allo scopo di completare le informazioni sulla Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo, nel corso del 2009 si è iniziato a monitorare anche i Coleotteri Carabidi.
Per le specie componenti questo gruppo, esistono molti riferimenti bibliografici, risalenti già alle pubblicazioni del Müller (1926), tutt'ora quasi interamente confermati dalle ricerche sul campo. Da allora, molti sono gli entomologi, sia dilettanti che professionisti, che hanno studiato o, per lo meno raccolto materiale, soprattutto presso la confluenza dei fiumi Torre e Isonzo e nella zona di Isola Morosini. Tutto questo materiale è disponibile e testimonia, nel tempo, la presenza nell’area di oltre duecento specie di coleotteri appartenenti a questa famiglia.